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i prodotti dell'alveare

 

Non c'è niente di meglio del miele mescolato con pappa reale per rendere le forze, aiutare la crescita e il lavoro intellettuale, ridare energie ai malati e ai convalescenti e vitalità ai depressi. Da non dimenticare il polline, miniera di vitamine e sali minerali, rivitalizzante per tutti ma indispensabile agli anziani e particolarmente interessante per gli uomini che soffrono di disturbi alla prostata. Ben noto agli antichi era il propoli, che secondo molti studiosi aveva una parte importante nelle ricette per l'imbalsamazione delle mummie egiziane. 

 

 

introduzione | miele | polline | pappa reale | propoli

 

I filosofi greci, affascinati dalla fragranza e dal gusto del miele, credettero che le api andassero a distillare la rugiada dalle stelle e dall'arcobaleno, lo considerarono un elisir di giovinezza e lo somministravano con abbondanza agli atleti durante i giochi olimpici, per via del suo grande potere energetico.

 Gli stessi greci, gli indiani, gli arabi e i romani, via via attraverso i secoli fino alle streghe del medio evo, attribuivano al miele proprietà afrodisiache, o almeno così sembra dal momento che il miele è un elemento ricorrente in tutte le ricette di elisir d'amore che ci sono giunte. Non meno indispensabile la presenza del miele nelle cure di bellezza che sono anche quelle un modo per fare innamorere di sé l'essere amato. 

Assiri e babilonesi consideravano il miele prodigioso contro le malattie della pelle, degli occhi, dell'apparato digerente e dell'apparato genitale. E, per restare sulla terra, per migliaia di anni il miele è stato l'unico dolcificante di cui l'uomo disponeva, purtroppo raro e prezioso; e dico purtroppo perché è stato a causa delle difficoltà che ci sono a produrre grossi quantitativi di milele che, con la scoperta dell'America, è stato completamente soppiantato dallo zucchero, più facile e più economico da produrre, ma tanto più povero di sostanze vitali. 

Gli usi che si sono fatti del miele sono così molteplici che citarli tutti è quasi impossibile. Certo la scienza ha messo da parte molte fantasticherie, ha gettato luce su molti equivoci. Ma con la scienza sono arrivate anche la pubblicità, il consumismo, le comunicazioni di massa. Molti parlano di miele, polline, pappa reale, versioni molteplici, le più disparate interpretazioni, informazioni contraddittorie.  

Il miele è un alimento energetico che viene assorbito immediatamente dall'organismo e soprattutto può essere digerito con la massima facilità. Per di più il miele è già di per sé un piccolo pasto completo: oltre agli zuccheri, glucosio e fruttosio, contiene anche vitamine, cosa piuttosto rara in un alimento conservabile a lungo, e gli utilissimi sali minerali.  

Vediamo ora come scegliere il miele da acquistare. E' sempre bene che sia grezzo, privo di additivi (viene spesso addizionato di fluidificanti per evitare la cristallizzazione), ed estratto a freddo senza essere cotto. 

Il miele è un alimento vivo, come il vino, e dunque si modifica, con il  tempo cristallizza (cioè si indurisce) quasi sempre in modo imprevedibile, secondo il clima e le annate. C'è soltanto una qualità di miele che resta fluida e trasparente a lungo ed è il miele d'acacia, che appunto per questo alcuni preferiscono. Le diverse colorazioni e consistenze dipendono poi dalla diverità dei  nettari da cui le api lo hanno ricavato. Il mercato ne offre una vasta gamma: miele chiaro, scuro, giallo brillante, a cristallizzazione fine o grossa, morbida o dura. Sono tutti buoni e tutti nutrienti. Se il prodotto è genuino potete lasciarvi guidare tranquillamente dal gusto personale.  

Il miele più comune e quindi il più economico è naturalmente il miele di fiori misti, detto millefiori, che può variare però per provenienza. Se viene da luoghi di montagna in genere è più scuro e più ricco di sali minerali ma meno dolce, se viene dalla pianura è più chiaro e delicato. 

Per avere diritto alla dicitura di miele monoflora è necessaria la prevalenza di un nettare particolare. Per ottenerla gli apicultori spostano le arnie, anche da un capo all'altro dell'Italia, nel periodo delle fioriture. Ma attenzione: si tratta di una prevalenza molto relativa  e quindi anche nei monoflora si possono trovare differenze notevoli. Addirittura per il miele di corbezzolo, che si produce in Sardegna, la riuscita dell'operazione dipende dalle annate. Se un anno il clima è tale che la fioritura non è abbondante, il miele non raggiunge nemmeno la percentuale minima richiesta dalla legge (intorno al 30%) e dunque non può essere commercializzato come monoflora. Ciò non toglie che sarà buono lo stesso.

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