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Fitocosmesi on the rocks

 

La fitocosmesi estemporanea, con infusi e decotti preparati al momento, magari con erbe fresche, è la più naturale che ci sia. Però è poco pratica. Si può ovviare a questo problema con il surgelatore.

  

Bardana fresca contro herpes labiale, brufoli, acne e pelle grassa.

L'idea mi è venuta quando ho trovato in un incolto vicino a casa delle bellissime piante di bardana. La bardana fresca è impareggiabile per l'acne e per la pelle grassa, ma anche per me, che ho superato da tempo l'età dell'acne, era interessante per stroncare sul nascere gli herpes labiali. Ma come fare ad averla a portata di mano quando serviva? Ne ho portato a casa una certa quantità e l'ho tritata minutamente.  Poi ho congelato una parte della poltiglia che ne ho ricavato. Al primo accenno di herpes o brufolo ne stacco un pezzetto grande quanto una nocciola, ne faccio una specie di tampone con un fazzoletto, me lo porto in giro per casa con un piattino e ogni poco lo passo sulla parte interessata. Effetto immediato. Per trattare superfici più ampie invece, come le zone grasse del viso o la schiena, è meglio seguire le istruzioni che ho dato qui.  

Riconoscere la bardana, quando è in fiore non è certo un problema: sono quei fiori a riccio, dalla sommità violetta, con aculei morbidi ma dotati di minuscoli uncini, che i ragazzi si tirano per gioco perché si attaccano agli indumenti. Se ne trova un po’ dappertutto, anche negli incolti di città. Il problema è che la bardana fiorisce solo nel secondo anno di vita, mentre le foglie migliori per l'uso esterno sono quelle del primo anno. Comunque sono riconoscibilissime perché gigantesche, tanto che gli antichi romani le usavano per farne mascheroni con cui nascondere il viso in certe feste della loro tradizione. Non volendo attendere si può incominciare in qualunque momento e, se non trova di meglio, anche con le foglie di due anni.

 

 

Fieno greco per uso esterno: rigenerante ed emolliente per la pelle

La capacità del del fieno greco di favorire il rinnovamento cellulare sembra estendersi anche all'uso esterno, sia pure in modo meno immediato: quello che si nota subito invece è che rende morbida e più elastica la pelle.Un antirughe naturale e duraturo quindi, a differenza di tanti prodotti industriali che sul momento "gonfiano" la pelle per poi lasciarla più rilassata di prima appena se ne smette l'uso. Ma come sfruttare queste proprietà? Dopo aver usato per molti anni, con soddisfazione, l'olio di fieno greco, che però non è tanto facile da trovare in commercio, ho trovato il modo di utilizzare direttamente i semi, nel modo seguente. Mettere a bagno in un quarto di litro d'acqua almeno 3 cucchiai di semi di fieno greco, lasciandoli ammollare per 10 ore, poi bollirli per almeno 20 minuti  utilizzando in contenitore alto, perché via via che il decotto si concentra tende a schiumare e a debordare. Lasciare ancora a macerare un paio d'ore e infine filtrare, schiacciando bene i semi nel colino per recuperare tutta la mucillagine. Versare il ricavato in un sacchetto per ghiaccio, un cubetto sarà più che sufficiente per viso, collo e per le parti più aride del corpo come gambe, ginocchia e gomiti. Quando il clima è caldo è sufficiente passare la soluzione sulla pelle: l'umidità dell'aria e un lieve velo di sudore sono sufficienti a tenerla morbida anche per diverse ore, senza ungere minimamente. Ma se il clima è fresco o asciutto la mucillagine asciugandosi fa tirare la pelle; allora è necessario unire il decotto a una parte oleosa, mescolando delicatamente gli ingredienti finché non si forma un'emulsione. L'ideale è una crema grassa, come quelle a base di cera d'api, ma va bene anche un olio (di mandorle, di avocado, di jojoba) o una crema fluida, purché priva di glicerina: sarà solo necessario mescolare un po' di più, come per fare la maionese. I risultati si notano già dalla prima applicazione, con una sola controindicazione: il fieno greco è un elemento prezioso, ma ha un odore piuttosto intenso, è meglio usarlo quando prevedete di stare in casa o all'aria aperta.  

 

 

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